238° giorno post-Ikea.
Vi ho già parlato di madri di ghiaccio che si sciolgono al sole per colpa del fumo e di bambini che muoiono inesorabilmente di freddo. Anche quest’annuncio di Greenpeace, però, non passa inosservato. Sarà perchè di solito in quei miseri panni siamo abituati a vederci qualche disgraziata creatura del Terzo Mondo. Sarà perchè il deserto è un ancora un miraggio per noi che sprechiamo acqua e pensiamo che ci possa essere un condizionatore e un protocollo d’intesa per tutto. Allora a che serve “il piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti sulla salute da ondate di calore“ [oddio, si fa una sudata immensa solo per dirlo tutto!], appena messo a punto dal Ministero della Salute del nostro Paese? Sinceramente, in questi giorni, dando un’occhiata al termometro, le temperature non sembrano proprio quelle tipiche di una tarda primavera. Effetto serra? Clima impazzito? Ok, la mezza stagione non c’è più già da un pezzo, ma gli ambientalisti tuonano [almeno loro, visto che di pioggia per il momento non se ne vede neanche una goccia]: “Il riscaldamento globale ci colpirà tutti”. Minaccia, promessa o profezia? Per pensarci.